Valle d'Aosta

Protesta contro sfratto Ccs Cogne

Musica e balli sotto Palazzo regionale

Redazione Ansa

Protesta a ritmo di balli e musica sotto Palazzo regionale contro lo sfratto del Circolo culturale sportivo (Ccs) Cogne di Aosta. Tra le 12 e le 14 si sono ritrovate circa 200 persone che non vogliono rassegnarsi a consegnare entro il 10 marzo le chiavi di palazzo Cogne di corso Battaglione al proprietario, la Regione. L'ente pubblico ha inserito lo stabile nel piano alienazioni e valorizzazioni approvato nel febbraio 2016 dal Consiglio Valle. Il provvedimento che dispone la chiusura fa seguito a una perizia sulle condizioni strutturali di parte dello stabile. 

Regione offre spazio a Quart - "Oggi è stata consegnata una proposta di sopralluogo relativa a uno spazio di proprietà regionale situato in località Amérique di Quart con una superficie di circa 400 metri quadrati da destinare al Cral Cogne". Lo ha annunciato in una nota l'assessore alle Finanze, Renzo Testolin, dopo l'incontro con una delegazione del Ccs Cogne, a cui è stato intimato di lasciare palazzo Cogne entro il 10 marzo per problemi di sicurezza dello stabile. "Per le altre associazioni - ha aggiunto Testolin - si pensa di arrivare, a breve, ad una proposta alternativa di collocazione". "La Regione - ha sottolineato l'assessore - deve innanzi tutto tener presente, in via prioritaria, l'incolumità pubblica". "A breve sarà ultimata dagli uffici competenti" la verifica delle condizioni dello stabile. "In funzione dell'esito, l'amministrazione regionale si impegnerà a trovare delle soluzioni future finalizzate al recupero complessivo" con la priorità "di garantire, nel limite del possibile, adeguati spazi da assegnare al Ccs Cogne e alle altre associazioni". Per il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, è stato un "incontro molto proficuo". Secondo Giorgio Giovinazzo, presidente del Ccs Cogne, "l'importante è che il marchio Cral Cogne rimanga collocato su palazzo Cogne". "Non ci sono - ha detto - i presupposti per fare lo sgombero perché nel nostro piano non esistono le criticità rappresentate ai piani superiori". Tuttavia si dice d'accordo a spostarsi, "eventualmente per qualche tempo, fino a quando gli approfondimenti di carattere diagnostico non saranno stati completamente eseguiti".

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