Valle d'Aosta

Centoz, rigettato referendum Arco Augusto

Sindaco Aosta, 'errori nella raccolta delle 10 firme necessarie'

Redazione Ansa

La proposta di referendum volto a riaprire al traffico veicolare piazza d'Augusto non può essere accolta dal Comune perché tra i dieci proponenti uno non è residente nel capoluogo regionale, ma a Quart (il regolamento prevede un numero minimo di dieci residenti ad Aosta). Lo ha scritto in un post su facebook il sindaco Fulvio Centoz, ribadendo: "richiesta di referendum rigettata", anche perché "ci sono altri errori nella denominazione dei proponenti e nella ricopiatura del numero della carta di identità". La decisione è stata comunicata dal dirigente responsabile dei servizi demografici ed elettorali ai proponenti e, per conoscenza, anche al sindaco. "Questa gente non è in grado di raccogliere 10 persone residenti ad Aosta per proporre un referendum consultivo e pensa di raccogliere 1.500 firme come prevede il regolamento?", scrive Centoz.

Promotori, formeremo nuovo comitato - "Annunciamo che, non appena" il rigetto della proposta di referendum per riaprire al traffico piazza Arco d'Augusto "sarà formalmente comunicato, contribuiremo alla formazione di un nuovo comitato promotore (accertandoci questa volta che tutto sia fatto correttamente e rinnovando con l'occasione le scuse alla cittadinanza) che riproporrà quanto prima il medesimo quesito già inviatogli". Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Aosta Etienne Andrione (Lega), Vincenzo Caminiti e Lorenzo Aiello (gruppo misto di minoranza).
I tre lamentano di aver appreso "da un post sulla pagina facebook del sindaco" del rigetto della proposta, sottolineando che "chi è pratico di raccolte firme sa che" l'errata residenza di uno dei promotori "è un rischio abbastanza frequente, ancorché siano dovute profonde scuse alla cittadinanza per l'omesso controllo".

   

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