Valle d'Aosta

Sciopero clima, in 300 ad Aosta

'Se ci tolgono il futuro noi blocchiamo la città'

Redazione Ansa

Circa 300 studenti ad Aosta sono scesi in piazza in occasione del secondo appuntamento mondiale di Fridays for future, le manifestazioni per sensibilizzare le autorità sul cambiamento climatico. Partito da piazza dell'Arco dell'Augusto, il corteo ha attraversato il centro storico, passando anche per piazza Chanoux, davanti alla sede del municipio, e si e' poi fermato per un sit in fuori da palazzo regionale.

Al grido di "Se ci tolgono il futuro noi blocchiamo la città" e "Liberte', egalité, biodiversité", durante i loro interventi i ragazzi hanno chiesto al mondo della politica di "superare i proclami e di passare alle azioni concrete". Il calo di partecipazione rispetto al primo sciopero globale per il clima (il 15 marzo scorso erano oltre 500) e' stato spiegato con "il momento delicato che molti studenti vivono in occasione della fine dell'anno scolastico".

Sciopero clima: applausi per assessori Chatrian e Certan  - Gli studenti che manifestavano fuori da palazzo regionale per il secondo appuntamento mondiale di Fridays for future hanno applaudito gli assessori Albert Chatrian (Ambiente) e Chantal Certan (Istruzione), intervenuti parlando al megafono. "La vostra battaglia - ha detto Chatrian - è la nostra battaglia, sappiatelo. Un mese e mezzo fa quando abbiamo incontrato una parte della vostra delegazione non solo ci siamo assunti degli impegni: ieri mattina il Consiglio regionale, a larga maggioranza, ha approvato gli indirizzi programmatici per il 2021-2027 a livello europeo. Tra le principali priorità riteniamo fondamentale la riduzione" delle emissioni "a seguito di un cambiamento climatico che è fortissimo, soprattutto in montagna e in un territorio fragile come la Valle d'Aosta".

Riguardo alla "valorizzazione della biodiversità", l'assessore all'Ambiente ha annunciato: "Stiamo andando in una direzione, che spero condividiate tutta: ci sono diverse richieste, da diversi comuni della media valle, che vogliono ampliare i confini del parco regionale del Mont Avic". Quindi ha aggiunto: "I nostri piccoli numeri sono molto limitati, ma noi dobbiamo fare la differenza all'interno del nostro territorio e dobbiamo farla mettendo in campo azioni che tutelino le persone più deboli e più fragili". Inoltre "non per merito nostro, le emissioni di Co2 in Valle d'Aosta, rispetto alle emissioni Co2 nello Stato italiano, sono nettamente più basse. A persona, a livello nazionale, parliamo di 11 tonnellate, in Valle d'Aosta di una". L'assessore Certan ha ricordato agli studenti, tra l'altro, "l'importanza di trovare, anche nel Piano giovani, azioni che siano mirate a questa problematica".
   

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