Valuta la richiesta di riti alternativi, come il giudizio abbreviato, la difesa di Camillo Lale Demoz, l'impresario di 76 anni di Quart accusato del tentato omicidio del macellaio di Charvensod Olindo Ferré (69).
Per Lale Demoz, su richiesta della procura, il gip ha disposto il giudizio immediato, con udienza fissata il 2 ottobre. Questo rito, che si caratterizza per l'assenza dell'udienza preliminare, ha tra i requisiti una misura cautelare custodiale (Lale Demoz finì agli arresti domiciliari l'11 gennaio scorso) o l'evidenza della prova: in base alla perizia acquisita con incidente probatorio a fine maggio, i colpi inferti a Olindo Ferré - centrato al capo con una zappa - erano idonei a uccidere. Il primo ottobre 2018 in un garage dell'impresario, in villaggio Seran, a Quart - secondo le indagini coordinate dal pm Eugenia Menichetti - Ferré era stato aggredito da Lale Demoz (avvocati Viviane Bellot e Antonio Rossomando) al culmine di una lite fomentata dall'alcol.
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