"Preso atto della richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm di Aosta Eugenia Menichetti nei confronti dell'istruttore Cai che coordinava l'uscita sul Colle di Chamolé, vicino a Pila, durante la quale una valanga ha travolto il gruppo di scialpinisti provocando due vittime, nonché, 'a strascico', anche nei confronti di altri" cinque "che, con ruoli diversi e nettamente differenziati, vi prendevano parte, il Club alpino italiano" - attraverso il suo presidente, Vincenzo Torti, - "non può che auspicare che, nel perdurante rispetto per le incolpevoli vittime, già dall'imminente udienza preliminare, questa drammatica vicenda possa essere correttamente inquadrata sia nella peculiarità del contesto ambientale venutosi a creare, sia con riferimento all'effettivo ruolo dei singoli partecipanti, in una mai preconcetta ricerca della verità". I fatti il 7 aprile 2018, in un'escursione del corso avanzato di scialpinismo della scuola Cai Pietramora (sezioni Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna, Rimini).
Valanga Pila:Cai,imputazioni a strascico
Dopo richiesta rinvio a giudizio di pm Aosta per sei istruttori