Nel parco del Monte Avic si "dovrebbe sperimentare la transizione ecologica con sistemi alternativi di trasporto, riscaldamento o produzione di energia". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente, Albert Chatrian, in occasione delle celebrazioni per il trentennale del parco che, ha aggiunto, "dovrebbe diventare un laboratorio naturale impegnato in esperimenti pilota, audaci, inaspettati e tuttavia trasferibili".
Riguardo alla procedura di estensione dei confini, "alla luce dei risultati delle prime sessioni del gruppo di lavoro, siamo certi che potremo vedere i primi risultati concreti entro la fine dell'anno". Il presidente della Regione, Antonio Fosson, ha spiegato che "l'attenzione alla salvaguardia dell'ambiente" non "deve essere un'occasione per indossare la divisa degli ambientalisti, ma uno stimolo perché gli amministratori facciano scelte importanti che derivano dalla responsabilità di essere degni e di proteggere questo grande patrimonio naturale al fine di trasmetterlo alle generazioni future".
Giunto nella "età adulta", il Parco, ha annunciato il presidente dell'ente, Davide Bolognini, "sarà sempre più attivo nella gestione dei flussi turistici organizzando visite guidate da professionisti della montagna che sapranno descrivere le dinamiche che condizionano i delicati equilibri ambientali sensibilizzando l'utenza alla necessità del massimo rispetto nel segno della tutela e della conservazione dei beni naturali".
Chatrian, Parco Mont Avic sia laboratorio green
Si celebrano i 30 anni. Fosson, proteggere patrimonio naturale