"La mia famiglia ed io ce l'abbiamo fatta, mi sembra un miracolo. A chi sta ancora male dico di lottare con tutte le proprie forze.
Quarantacinque anni, Colombino è dipendente della Cogne acciai speciali. "Sono rimasto contagiato - ricorda Colombino - durante una terapia in camera iperbarica a Novara. Il 5 marzo ho saputo che un'altra persona con cui il giorno prima avevo fatto il trattamento era successivamente risultata positiva al coronavirus". I primi sintomi sono arrivati a breve. "Avevo la febbre, fino a 38 gradi e mezzo, e un forte bruciore agli occhi.
Ho chiamato il 112 e sono stato sottoposto al tampone. Così ho saputo di essere positivo. Anche mia moglie è rimasta contagiata, aveva problemi respiratori. Io sono sempre rimasto a casa, lei invece è stata ricoverata in ospedale per due giorni, poi è stata dimessa con la terapia".
Durante l'isolamento, molto ha contato l'aiuto della comunità e delle istituzioni. "Ci sono stati molto vicini - sottolineano i coniugi Vilardo - il sindaco Gabriel Diemoz, la protezione civile e suor Teresina della parrocchia di Roisan. Spesso, durante l'isolamento, era lo stesso primo cittadino a portarci i generi di prima necessità".
Cogne Acciai Speciali, da sei mesi dipendente era assente da lavoro - "Il nostro dipendente Massimo Colombino, guarito dal coronavirus, era assente dal lavoro da circa sei mesi per motivi di salute. Secondo quanto da lui stesso riferito è stato contagiato durante una visita sanitaria fuori valle". Lo precisa la Cogne Acciai Speciali.