I contatti con molte persone sugli impianti di risalita e nei due locali che gestisce a Courmayeur, il contagio, il timore di aver infettato persone a lui vicine e poi il lieto fine. Giuliano Lodi, di 39 anni, è guarito dal Covid-19.
Nella prima metà di marzo "mi sono sentito male - ricorda - e ho cominciato ad avere la febbre alta. Ho chiamato subito il 112, mi son chiuso in casa e ho aspettato che venissero a fare il tampone. Non avevo grossi problemi respiratori, avevo più che altro febbre alta, male alle ossa, stanchezza tutto il giorno.
Sono stato chiuso in casa quasi un mese. Più che altro c'era la preoccupazione di aver potuto infettare qualcuno, è quello che mi premeva più che altro". Infatti "ero andato a mangiare dai miei genitori il giorno prima, due giorni prima ero andato a fare scialpinismo con un altro amico, sempre comunque mantenendo le distanze, però un minimo di timore c'era sempre. Poi ero stato a contatto con il mio socio". Quindi "sono stati anche loro in quarantena per 15 giorni e fortunatamente nessuno è stato preso dal virus. Io direi che è andata più che bene. Poi io pian piano, dopo 7-10 giorni ho cominciato a stare bene. Devo dire che non ho avuto una forma troppo seria, però il timore c'è stato". Ciò che è accaduto "è la riprova che puoi essere giovane o vecchio, in qualsiasi stato di salute, ma ti può assolutamente succedere. Quattro o cinque giorni fa sono uscito per la prima volta. Buttare la spazzatura o fare la spesa dà una sorta di normalità, che normalità non è".
Coronavirus: gestore bar piste guarito, temevo per miei cari
39enne di Courmayeur, "con mio lavoro incontravo molte persone"