Valle d'Aosta

Fase 2: riaprono bar ad Aosta, oggi nostro 1 gennaio

"Sorridiamo con gli occhi, clienti felici di ritrovarci"

Redazione Ansa

   Tra speranza e timori, c'è voglia di normalità tra i baristi che oggi ad Aosta hanno accolto i clienti dopo oltre due mesi di lockdown, alleggerito solo in alcuni casi da consegna a domicilio e asporto. "C'è proprio adrenalina, c'è un po' eccitazione, poi passerà. E' il primo giorno, il nostro primo gennaio", dice Enzo Gullone, del Caffè Roma di via Aubert, applaudito da una cliente entusiasta della riapertura.
    "La gente è contenta di venire a bere un caffè al mattino e tornare un po' verso la vita che avevamo prima. Pensiamo al futuro, il passato vogliamo dimenticarlo. I clienti li conosciamo bene e in effetti è stato tutto un sorriso nascosto dietro la mascherina, un sorriso con gli occhi. Sono stati contenti di ritrovarci e di poter stare di nuovo insieme", assicura Sylvie Pillon, titolare de Il Chiosco, in piazza Arco d'Augusto. Qui i tavoli all'aperto ci sono sempre stati: "In piazza c'è spazio, la gente ormai è abituata a rispettare le distanze, si comporta bene, indossa la mascherina". E "dopo questi tre mesi di chiusura forzata - confida - il mio conto in banca ha pianto molto, per questo ho aperto subito, appena ho potuto, alle sette di questa mattina ero già qua".
    Ma le paure non mancano: "C'è molto timore ancora da parte di molti a entrare. Fa un po' strano andare a prendere il caffè al bar con la mascherina e gli igienizzanti, è una situazione irreale. Dovremo abituarci anche a questa normalità, che ci dovremo portare avanti per un po' di mesi", sottolinea Anna Fontanili, dell'Ex Sport Café, in via de Tillier. "C'è paura, anche da parte nostra c'è paura di contrarre il virus, però dobbiamo farcela, dobbiamo riprendere e essere positivi, assolutamente". Stamane "abbiamo aperto alle 8, c'è qualche cliente, tutti sono contenti di tornare a bersi un caffè al bar, però con calma, abbiamo dimezzato i tavoli, ne abbiamo solo tre. Noi abbiamo dovuto dotarci di mascherine, igienizzante" che "abbiamo messo sulla porta, in bagno, alla cassa", dove "ogni volta ci igienizziamo le mani". Le nuove restrizioni? "Bisogna solo prendere il ritmo - assicura Gullone - alla fine è il nostro lavoro, siamo qua per questo". 
   

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