Controlli su 36 soggetti che hanno portato alla contestazione di 30 violazioni al Codice del Consumo per un importo massimo di 700.000 e al sequestro amministrativo di 8.
Sono state sequestrate 6.500 mascherine importate dalla Cina e prive di qualsiasi idonea certificazione, destinate anche alla vendita a studi medici e pubbliche amministrazioni.
C'è stata - spiegano i finanzieri - "una vera e propria 'caccia' alle mascherine, con conseguente impennata della domanda, che ha reso tale tipologia di prodotto ancora più esposto a forme speculative volte alla distribuzione alla collettività in assenza dei requisiti generali di sicurezza, con il pericolo che si riversino nel territorio aostano mascherine 'simil chirurgiche': imitazioni dell'originale, ma assemblate con tessuti privi della reale capacità filtrante tale da garantire la sicurezza di chi le indossa. Trattasi pertanto di presidi sanitari fasulli e come tali pericolosi che illudono chi le indossa di potersi proteggere dal virus".
Coronavirus: 30 violazioni e 4 denunce per frode vendita Dpi
Controlli della guardia di finanza, sequestrate 8.678 mascherine