Dopo "il rientro nei parametri di rischio" riguardante il ghiacciaio di Planpincieux, il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha riaperto la Val Ferret, revocando la precedente ordinanza di chiusura. La decisione è stata presa in relazione all'ultimo bollettino sul rischio crollo del ghiacciaio emesso dalla Fondazione Montagna Sicura.
"Le azioni preventive di Protezione Civile attuate si sono rese necessarie per garantire l'incolumità e la sicurezza delle persone e degli ospiti di Courmayeur". E' quanto precisa il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, dopo la decisione di riaprire la Val Ferret per il cessato allarme di crollo del ghiacciaio Planpincieux. "L'evacuazione - aggiunge - era necessaria e indifferibile poiché, nel quadro di rischio glaciologico paventato, le azioni di protezione civile sono impostate sulla previsione di rischio maggiore e quindi sull'eventuale rischio di caduta della porzione di ghiacciaio di 500mila metri cubi". "Sono vicino agli operatori della Val Ferret, alle persone sfollate e alla comunità intera coinvolta in queste ore nelle operazioni di allertamento ed evacuazione, - prosegue il primo cittadino - conscio che tali azioni abbiano rappresentato un forte disagio con ripercussioni economiche. Tuttavia la sicurezza delle persone è la prima attenzione che un'amministrazione deve garantire".
Esprime "rammarico per i toni allarmistici che alcune testate nazionali e internazionali hanno utilizzato" il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi, dopo aver disposto la riapertura della Val Ferret, chiusa nei giorni scrosi per il pericolo di un maxi-crollo del ghiacciaio Planpincieux. L'emergenza è ora rientrata e il primo cittadino rivendica di aver "sempre evidenziato" che "il fenomeno era localizzato e interessava una piccola porzione di territorio, mentre nel restante territorio, vallate e Comune di Courmayeur, le attività turistiche operavano in assoluta normalità".
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