Il Consiglio di Stato ha confermato l'esclusione della lista Movimento 5 stelle dalle elezioni comunali di Aosta del 20 e 21 settembre. I giudici della terza sezione hanno infatti respinto il ricorso contro la sentenza del Tar della Valle d'Aosta del 27 agosto, validando quindi anche la decisione della commissione circondariale del comune capoluogo del 18 agosto.
Alla base dell'esclusione c'è la non validità di un secondo modulo di firme, necessario per il raggiungimento del numero minimo di 34 sottoscrittori. Il plico, pinzato al primo ma da questo distinto, riporta una diversa data di autenticazione e un diverso soggetto autenticatore, ed è privo di contrassegno della lista, del numero e dei nominativi di ciascun candidato della lista.
Il primo modulo da solo sarebbe stato sufficiente se non fosse stata nulla una delle 34 firme apposte (il numero minimo necessario). Fra le 47 del modulo invalidato, si legge nel ricorso, compare anche la firma della "consigliera regionale uscente dello stesso Movimento 5 Stelle (Manuela Nasso), che risulta candidata al Consiglio regionale per l'attuale tornata elettorale nelle file del medesimo Movimento. Ebbene, che la predetta elettrice, consigliera e candidata nel Movimento, abbia originariamente apposto la propria sottoscrizione senza avere consapevolezza della lista che intendeva sostenere era contrario a ogni presunzione logica; e risulta vieppiù insostenibile una volta che ella ha attestato per tabulas esattamente l'opposto".
Secondo i magistrati del massimo organo della giustizia amministrativa “la sottoscrizione del secondo blocco privo della incorporazione del contrassegno ben poteva porre in dubbio l’effettiva consapevolezza da parte dei sottoscrittore”. Di conseguenza non possono “condividersi le contrarie argomentazioni dell’appellante, le quali, nel tentativo di incrinare la solida ragione escludente posta a base del provvedimento gravato, tendono a depotenziare l’elemento centrale della mancata indicazione della contestualità temporale, né sotto altro profilo di poter reputare validi – i blocchi – complessivamente, ossia prescindendosi dal requisito formale dello stabile collegamento, nella specie mancante”.
“Come già dichiarato – commenta Daniele Cucinotta, candidato sindaco della lista esclusa del M5s – il nostro impegno per Aosta continuerà a rimanere costante. Ora possiamo solo che supportare i candidati alle elezioni regionali per il rinnovo del consiglio della Valle d’Aosta e affrontare tutti insieme la campagna elettorale. Ringrazio nuovamente i candidati che hanno speso energie per la loro città. Vorrei infine solo ricordare che ci sono due tipi di politica: una è all’interno delle istituzioni e l’altra è quella che noi ora porteremo avanti; è quella che si fa sul territorio e che prevede il dialogo e il confronto con i problemi della gente e che fa leva sulle idee e sulla valorizzazione del singolo abitante. L’obiettivo è di diminuire la disaffezione alla politica, superandola e mettendo in atto azioni al fine del ripristino della dignità e del ruolo che essa dovrebbe rappresentare”.
Si tratta della terza esclusione sancita dal Consiglio di Stato per le elezioni del 20 e 21 settembre prossimi in Valle d'Aosta: sono già state estromesse Adu Vda (dalle comunali di Aosta e dalle regionali) e Stella alpina (dalle comunali del capoluogo valdostano).