Nasce l'associazione Les Amis de Claude Duverney per dare un sostegno e un futuro ai progetti di sviluppo promossi in Senegal dal canonico del Gran San Bernardo.
'Padre' della trasformazione della vecchia scuola di agricoltura in 'Institut agricole', ora diventato centro di eccellenza per la ricerca e la formazione, Duverney dopo la sua pensione ha trasferito, in 15 anni, le sue competenze in ambito agricolo in Senegal, in particolare nella zona di Kaolack. Tra le tante realizzazioni promosse, il religioso ha condotto una ricerca sulla lotta biologica contro i parassiti, ha aperto un fondo di microcredito a favore delle famiglie dei villaggi agricoli e ha accompagnato la creazione di orti, coltivati soprattutto dalle donne. "La mia è una testimonianza cristiana che si rivolge a tutti, quasi tutte le donne che hanno beneficiato degli orti sono mussulmane, ma questo non è un problema: c'è ora la percezione che la chiesa cattolica lì è al servizio della gente", ha spiegato oggi il canonico durante una conferenza stampa. Da poco celebrati 80 anni, con un pellegrinaggio da Aosta a Roma lungo la via Francigena, conclusosi in un incontro con Papa Francesco nella piazza di San Pietro, Duverney ha oggi raccontato la sua lunga esperienza professionale e religiosa attorniato da alcuni degli amici che hanno creato l'associazione: il giornalista Giacomo Sado, ex caporedattore della Tgr Valle d'Aosta, Luigino Vallet, ex presidente della Fondazione comuntaria, René Benzo, presidente dell'Institut agricole régional e Oscar Marguerettaz, ex direttore dell'Institut e ora presidente della stessa associazione. "Il nostro obiettivo - spiega Marguerettaz - è di sostenere anche attraverso la raccolta fondi i progetti che il canonico Duverney sta realizzando in Senegal, sposando in toto la sua filosofia".
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