"La situazione è analoga, se non peggiore, a quella della prima fase pandemica, quando l'unica risposta efficace fu il confinamento totale". Lo scrive su facebook il medico Luca Peano, pediatra ma soprattuto specialista in statistica medica. "Avviamoci dunque - aggiunge - serenamente verso il lockdown più o meno totale che ci attende a breve. Conte parla di tre livelli di rischio sulla base di un indicatore di rischio regione per regione. Premesso che non sono pregiudizialmente contrario ad un lockdown totale (se mai è il contrario) permettetemi un paio di commenti: un singolo indicatore di rischio, necessariamente multidimensionale, andrebbe dichiarato nelle sue componenti e soprattutto con i relativi pesi per definirlo, poi dovrebbe essere comunicato in modo da renderlo comprensibile ed accettabile da parte di tutti gli italiani; ogni singolo Dpcm avrebbe dovuto essere sostituito da quello successivo, con misure eventualmente più restrittive, solo dopo un intervallo di 14 giorni per poter essere valutato nella sua efficacia, in realtà abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad una raffica settimanale di decreti per i quali non si riesce a capire se singolarmente hanno avuto un qualche effetto o no. Tutto ciò è comunque ampiamente superato per quanto riguarda la Valle d'Aosta".
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