"Forte preoccupazione per i settori dell'industria e dell'artigianato che con il lockdown stentano a ripartire. Spesso ci troviamo di fronte a piccole imprese a gestione familiare che non riescono neppure a riaprire l'attività.
"Per la Cogne Acciai Speciali - prosegue - sono previste ulteriori settimane di cassa integrazione e il nostro pensiero va agli oltre 150 contratti a tempo determinato. Alla Shiloh a fine anno è prevista la conclusione della procedura di pre concordato. Questo vuol dire che il 2021 ci dirà se quest'azienda continuerà a vivere o no. La sede valdostana della Datalogic è in procinto di chiudere. Questo comporterà il trasferimento dei 13 dipendenti. Decisione che la Fiom non può accettare".
"Servono idee chiare - conclude Graziola -, perché ci sono molti aspetti che devono essere tenuti sotto controllo. In questa seconda ondata dell'emergenza covid la maggior parte delle aziende continua la produzione, ma a causa del rischio dei contagi i lavoratori sono spesso preoccupati e allarmati. Come Fiom non intendiamo bacchettare nessuno, né tanto meno ergerci a detentori di una verità assoluta. Vogliamo però che si parli di lavoro senza tentennamenti. Il periodo di emergenza sanitaria ha fatto venire a galla i problemi che già esistevano nel tessuto industriale valdostano".
Covid: Fiom, si prospetta autunno caldo per grandi aziende
"Forte preoccupazione per industria e artigianato in Vda"