Valle d'Aosta

COVID, il punto in Valle d'Aosta

ConfCommercio, situazione drammatica. Focolaio in carcere

Redazione Ansa

Meno nuovi casi positivi, meno ricoverati, meno decessi e meno contagiati: sono i dati che indicano un miglioramento della situazione sanitaria della Valle d'Aosta in questa fase della "seconda ondata' della pandemia da Covid-19. Il bollettino evidenzia - nelle ultime 24 ore - 87 nuovi positivi (ora sono 2. 093), due decessi (in totale sono 259 dall'inizio della pandemia), 155 guariti (il totale sale a 3.234) e 163 ricoverati di cui 17 in terapia intensiva. Tutti dati che offrono un quadro meno allarmante rispetto ai giorni precedenti.
    A migliorare, in particolare, è la diagnostica. "Circa due settimane fa, avevamo circa 3.000 tamponi in attesa, mentre ad oggi ne abbiamo 252. È un dato importante: abbiamo ridotto tantissimo le attese" ha detto l'assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse, che ha aggiunto: "Dall'11 novembre in avanti l'esecuzione dei tamponi è avvenuta in tempi brevi, entro 24 ore, con il risultato in 48 ore, in modo da non trascinare continuamente la risposta per i pazienti. Ora, nel giro di una settimana, contiamo di arrivare a regime, eliminando il pregresso". Da registrare anche un focolaio nel carcere di Brissogne con 20 detenuti, nove agenti di polizia penitenziaria e due dipendenti amministrativi che sono risultati positivi al coronavirus.
    Se sul fronte sanitario si tira il fiato, preoccupa invece la situazione economica valdostana. In base ad analisi congiunturale di ConfCommercio ad ottobre sono crollati i consumi in Valle d'Aosta con un eloquente -8,1%. Inoltre, "il deterioramento del contesto economico, associato all'acuirsi del clima d'incertezza, ha determinato un rapido peggioramento del Pil: per il mese di novembre si stima una riduzione del 7,7% su ottobre e del 12,1% rispetto al confronto annuo". "La situazione sta diventando drammatica - taglia corto Graziano Dominidiato, presidente di ConfCommercio - per il riacutizzarsi della pandemia e l'avvio delle prime misure di contenimento hanno determinato per molte filiere produttive l'interruzione del lento e faticoso processo di ripresa". 
   

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