Riguardo alle attribuzioni prefettizie al presidente della Regione Valle d'Aosta, "la deputata Elisa Tripodi ha presentato in commissione affari istituzionali una risoluzione al fine di immaginare scenari istituzionali diversi per evitare conflitti di interessi, che già di per sé sarebbero gravissimi, ma se poi ci si aggiunge l'ipotesi che il presidente della Regione, nonché prefetto, sia anche in qualche modo controllato dalla 'ndrangheta, l'ipotesi diventa avvilente". Lo ha detto in un video postato su facebook il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra.
Inoltre "se i soldi pubblici vengono gestiti da uomini che hanno avuto voti attraverso la presenza incisiva, brutale delle 'ndrine valdostane beh allora calma, - ha aggiunto Morra - ragioniamoci e domandiamoci se non sia il caso di assecondare questa risoluzione promossa da Elisa Tripodi affinché si immagini un diverso modo di controllare l'attività della politica, perché compito della prefettura è fare in modo che la politica se ne stia all'interno del suo mondo, senza esondare". "Mi raccomando amici valdostani", ha concluso Morra, "non pensate che non si debba ragionare di queste cose, altrimenti quello che vivrete tra 20 anni sarà quello che si sta adesso vivendo in tante altre parte del paese che pensavano di essere immuni". "Io chiedo, questo è un appello - ha precisato Tripodi - che faccio alla comunità di stringersi, anche attorno a me, anche attorno ai consiglieri regionali, e di cercare assieme una soluzione legislativa che porti alla separazione di queste due cariche perché è importante tutelare la sicurezza dei cittadini e allontanare la criminalità organizzata dalle istituzioni, dal luogo delle decisioni democratiche".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it