Protesteranno anche in Valle d'Aosta i lavoratori degli impianti a fune, dopo la decisione di protrarre fino al 5 marzo lo stop allo sci alpino da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza. "Adesso, la gente di montagna è in ginocchio!" è lo slogan della manifestazione organizzata per giovedì 18 febbraio alle 10.
"Non si discute ciò che emerge dal fronte sanitario, pur tralasciando l'intempestività della decisione", spiega Vilma Gaillard, segretario generale della Cgil Valle d'Aosta. "A noi oggi - sottolinea - interessa che si dia una risposta a una fetta di società che è al limite della sopportazione". Si tratta "di una fascia di lavoratori stagionali, circa 700 negli impianti a fune e, stimiamo, oltre un migliaio nel settore alberghiero e della ristorazione, che è esclusa da aiuti perché senza il pregresso lavorativo necessario. Quindi chiediamo che venga trovata una formula, che possa essere una Naspi allargata o un reddito di emergenza, che vada a dare un aiuto concreto a questi lavoratori. Chi lo deve dare? Sicuramente il Ristori 5, ma deve fare la sua parte anche la Regione Valle d'Aosta, da cui fino ad oggi non abbiamo avuto risposta a questa richiesta, esplicitata già dall'estate scorsa".
Sci: protesta sindacati ad Aosta, "in 2.000 senza aiuti"
Manifestazione giovedì mattina, "in 2.000 senza aiuti"