"Il resto d'Italia il 26 aprile apre mentre la Valle d'Aosta, non si ha alcuna certezza di che colore sarà, è certo comunque che in fatto di contagi è la peggiore in assoluto e non si capisce la motivazione. E' evidente che questa grave situazione non è imputabile ai settori che rappresentiamo.
Necessitiamo di risposte chiare e certe da una classe politica che pare non capire che le scadenze mensili sono un vincolo al quale dobbiamo fare fronte puntualmente". Lo dichiara in una nota Graziano Dominidiato, presidente di Fipe-Confcommercio VdA, che "pretende di sapere dalla Regione le cause che portano ad un livello di contagio ancora così alto e, come richiesto più volte, a quale categoria appartengano i soggetti positivi".
"Serve un cambio di passo della Giunta Regionale, stiamo vivendo una drammatica sofferenza e continuando così la zona gialla verrà raggiunta non prima di metà maggio, oltretutto si potrà pranzare o cenare al ristorante ma solo nei dehors. Questo provvedimento nazionale è totalmente inapplicabile per tutte le attività prive di superfici esterne, ma soprattutto chi ci governa si rende conto che nei paesi montani è improponibile cenare all'aperto a maggio?" prosegue Dominidiato.
In conclusione Confcommercio Vda chiede che il Presidente della Regione "intervenga in merito nella prossima ordinanza, adattando questa misura Nazionale al contesto della Nostra Regione: rappresentiamo un settore importantissimo per il Pil della Valle d'Aosta e che necessita assolutamente di lavorare".
Covid: Confcommercio, perchè contagio è così alto in Vda?
Dominidiato, serve cambio passo della giunta regionale