Valle d'Aosta

Covid: appello Confcommercio a cittadini, rispettate regole

"Necessari controlli serrati e continui"

Redazione Ansa

"Rivolgiamo un appello a tutta la comunità a riflettere sul fatto che la diffusione della pandemia mina gravemente il sistema economico valdostano e limita pesantemente la libertà personale. Cittadini, ragazzi e un po' tutti devono capire che se vogliamo tornare quanto prima verso la normalità dobbiamo cercare di applicare quelle regole che evitano il diffondersi del virus". E' l'appello che ConfCommercio lancia alla comunità valdostana in una lettera aperta inviata alle Istituzioni e alle forze dell'ordine.
    "La Valle d'Aosta è l'unica regione che peggiora - si legge - e questo avviene perché probabilmente ci sono falle nel tracciamento del contatto e nell'attività di controllo. Chiudere le attività riduce di solo il 13% le possibilità di contagio. Ci chiediamo: che controlli vengono effettuati nel restante 87% dei luoghi dove vengono veicolati i contagi? Primo fra tutti l'ambito famigliare. E' evidente che i conti non tornano".
    "Siamo davvero stanchi, esausti, demotivati, scoraggiati - prosegue la lettera - perché siano noi a pagare per l'imprudenza e l'inciviltà di troppi irresponsabili. Chiediamo un forte giro di vite nei controlli dei trasferimenti, dei comportamenti, del rispetto dei diritti altrui che vengono sopraffatti dall'arroganza di chi, forse, non si preoccupa di coloro che da un anno non hanno stipendio ma devono pagare tasse e affitti.
    Sono necessari più controlli serrati e continui sul comportamento della popolazione se si vuole uscire al più presto non solo dalla zona rossa ma ambire alla zona gialla. Zona che permetterebbe almeno un barlume di speranza". Confcommercio, infine, chiede "uno sforzo di responsabilità istituzionale da parte di chi è alla guida della nostra Regione: i numeri dei contagi sono altissimi e, nonostante gli annunci, in tutti questi mesi non sono state attivate le misure che avrebbero potuto garantire il contenimento dei contagi. La Giunta Regionale predisponga un piano di emergenza per sostenere le attività produttive e lo faccia immediatamente".

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