Una deroga per evitare la 'zona rossa'. La Valle d'Aosta si rivolge al Governo Draghi e chiede una via di uscita per non piombare in quella che il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha definito una "tragedia".
Attualmente nella regione alpina sei pazienti sono ricoverati in terapia intensiva all'ospedale Parini, dove i posti disponibili sono 33. Numeri da zona gialla. Fino a poche ore prima erano otto e con altri due ricoveri si supererebbe la soglia del 10% che - unita allo sforamento del limite dell'occupazione dei posti letto in area medica (siamo a 76 su 99) - vuol dire 'zona rossa' e chiusura di quasi tutte le attività, a partire dalle stazioni sciistiche.
Da piazza Deffeyes, sede della Regione, non è partita alcuna richiesta ufficiale ma sono in corso dei sondaggi a Roma.
L'ipotesi, già avanzata nella scorsa primavera, è di una 'franchigia' di qualche posto letto (cinque) per la terapia intensiva da applicare alle soglie previste dal Governo. Una soluzione per andare incontro alle piccole regioni dove anche un paio di pazienti in più o in meno possono determinare la colorazione e le eventuali restrizioni.
Sulla gestione della pandemia interviene il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Massimo Uberti: "Il piano per l'emergenza va rivisto in funzione di un fenomeno che tende a diventare endemico, meno acuto ma con cui dovremo probabilmente convivere. L'obiettivo deve essere quello di far sì che l'ospedale continui a funzionare anche per tutti i pazienti non Covid, come ad esempio i chirurgici, e mantenere il più possibile i reparti aperti".
Nelle ultime 24 ore si registrano 526 nuovi casi positivi al Covid-19 e l'ennesimo decesso (un uomo di 71 anni ricoverato in ospedale, la vittima numero 497 dall'inizio della pandemia). Le guarigioni sono state 864. Il numero di attuali contagiati è di 5.657. "Siamo sul plateau dei contagi - spiega Uberti - e ci sono dei primi segnali. L'effetto sull'ospedale si vedrà nei prossimi giorni, questo è il momento peggiore, siamo molto sotto pressione".
COVID, il punto in Valle d'Aosta
Franchigia per avere qualche posto in più in terapia intensiva