Inserire nelle regole di conteggio delle occupazioni dei reparti un margine di tolleranza di poche unità, in modo da evitare che "distorsioni statistiche" abbiano conseguenze nella valutazione e nella determinazione delle diverse fasce di rischio dei territori italiani. La proposta della Valle d'Aosta - finalizzata ad allontanare lo spettro della 'zona rossa' - ora è ufficiale ed è stata inoltrata al Ministro della Salute, Roberto Speranza.
In dettaglio il Presidente della Regione alpina, Erik Lavevaz, chiede "che venga consentito un margine di almeno 5 ricoveri per la terapia intensiva e di 20 per l'area medica, che possano essere esclusi dai calcoli per l'occupazione dei posti Covid".
Poi in una lettera al ministro spiega: "La situazione attuale, con la Valle d'Aosta unica 'zona arancione' sul territorio nazionale, è frutto di una distorsione legata ai piccoli numeri della nostra realtà. Con i 33 posti disponibili in terapia intensiva, ciascun caso di ricovero porta a un incremento del 3% dell'occupazione totale: si tratta di un'evidente distorsione, che con le norme in vigore può avere conseguenze gravissime per tutto il sistema regionale".
Insiste Lavevaz: "Attualmente, il sistema sanitario valdostano offre il più alto numero di posti in terapia intensiva rispetto alla popolazione. I dati Agenas evidenziano come i letti già disponibili siano 26,6 ogni 100.000 abitanti, rispetto a una media nazionale di 16,3. Si tratta di una situazione virtuosa e non ulteriormente migliorabile in tempi stretti: nonostante questo, un incremento di 4 casi può portare la Valle d'Aosta dalla zona gialla (6 ricoveri, pari al 18%) alla zona rossa (10 ricoveri, pari al 30,1%). Anche eventi accidentali porterebbero a ingiustificati cambiamenti di scenario, con gravi ripercussioni".
Ora la palla passa al Governo. Nel frattempo la Valle d'Aosta vive nell'angoscia di vedere tornare a salire i numeri, soprattutto in Rianimazione. I ricoverati in terapia intensiva all'ospedale Parini sono scesi a 5, mentre quelli in area medica sono 76 (su 99 posti). Per questo è stato definito un accordo con una clinica di Saint-Pierre che permetterà di spostare 20 malati e di creare un altro reparto per i pazienti Covid.
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