La Corte costituzionale ha bocciato il ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri contro la norma regionale che consente all'Usl della Valle d'Aosta di assumere personale medico senza il preventivo accertamento della lingua francese.
L'articolo 13 della legge regionale n.
L'avvocatura dello Stato sosteneva l'illegittimità costituzionale dato che, tra l'altro, si consentirebbe "al professionista di prendere servizio anche se conosce solamente il francese, verificando dopo 36 mesi l'acquisizione della conoscenza della lingua italiana: sarebbe disattesa la regola fondamentale secondo cui, per svolgere in Italia una professione sanitaria, occorre conoscere l'italiano". La Consulta ha ritenuto inammissibile il ricorso perché il Cdm non ha indicato le competenze statutarie che sarebbero state travalicate.
Secondo i giudici "per l'esame delle questioni in oggetto, dunque, non poteva farsi a meno di considerare le peculiarità dell'ordinamento regionale valdostano" che all'articolo 38 prevede la "parificazione della lingua francese alla lingua italiana".
Medici non bilingui in Valle d'Aosta, bocciato ricorso Cdm
Consulta, 'non specificate competenze statuarie travalicate'