Nei reparti ordinari Covid del Parini sono ricoverate 38 persone positive e in Terapia intensiva quattro. "Quello che sconforta - commenta il primario di Malattie infettive, Silvia Magnani - è vedere in quanti non hanno ricevuto il vaccino: di fatto, se tutti avessero la terza dose ci sarebbero verosimilmente 17 persone in degenza, vuol dire un reparto Covid anziché tre".
Nel dettaglio, 21 pazienti non hanno ricevuto alcuna dose o hanno un ciclo vaccinale incompleto che si è fermato a maggio o giugno. I vaccinati "o hanno più di 80 anni e pluripatologie, o sono più giovani, sotto i 70 anni, ma in una situazione di immunodepressione e malgrado abbiano fatto tre dosi hanno una risposta immunitaria più bassa". In Terapia intensiva, i pazienti sono tutti non vaccinati.
Chi sceglie di non vaccinarsi "lo fa per i motivi più vari - prosegue Magnani - c'è chi pur avendo contratto il Covid crede che il virus non esista e trova altre risposte di fronte all'evidenza. C'è poi chi temeva gli effetti del vaccino e, dopo un percorso in ospedale a causa del Covid, si è convinto e nelle prossime settimane si vaccinerà". Ora c'è "un ventaglio ampio di possibilità con farmaci che sono però tempo dipendenti. Alcune persone che non credono nel virus tendono a fare il tampone molto tardi e superati i dieci giorni non possiamo più somministrare alcune terapie".
Covid: Magnani, senza non vaccinati basterebbe un reparto al Parini
"C'è chi crede che il Covid non esista, anche dopo averlo avuto"