La figura di Napoleone, la vita all'interno delle sue guarnigioni, il legame storico con il Forte di Bard posto prima sotto assedio, poi sconfitto e successivamente fatto radere al suolo: da questi temi comuni parte la riflessione a due voci di Andrea Ventura, pittore, e di suo fratello gemello Paolo, fotografo, che presentano due distinti progetti nell'ambito della mostra 'Napoléon. Andrea e Paolo Ventura'.
"Quando abbiamo immaginato l'esposizione, quale estremo grido di denuncia nei confronti della follia della guerra, mai avremmo pensato che la guerra potesse arrivare così vicino a noi, con ancora un nuovo fronte", spiega la presidente del Forte di Bard, Ornella Badery. "Confidiamo - aggiunge - che il momento sia opportuno, una volta di più, per denunciare gli orrori, fisici e psicologici, che la guerra produce e rinnegare questo strumento quale elemento di risoluzione dei conflitti".
Mostre, al Forte di Bard 'Napoléon. Andrea e Paolo Ventura'
Foto e dipinti sull'Armée, 'si denuncia la follia della guerra'