Amiche o parenti di ucraine che già risiedono per lavoro in Valle d'Aosta ma a cui i privati non sono in grado di fornire immediatamente una soluzione abitativa: è questo l'identikit delle donne, a volte con figli piccoli, già accolte dal Comitato regionale Valle d'Aosta della Croce rossa italiana. "Nei primissimi giorni dell'emergenza ci siamo occupati di due casi, donne che poi sono state ospitate dai datori di lavoro delle persone con cui loro hanno i contatti", spiega il presidente, Paolo Sinisi.
Il comitato è in attesa di un altro nucleo familiare che potrebbe raggiungere la regione alpina nella notte "ma il suo arrivo è stato rallentato da alcune problematiche, al momento è tutto in evoluzione, non abbiamo certezze per ora". Sono fino a 30 i posti letto a disposizione a "seconda del tipo di nuclei".
Per quanto riguarda i medicinali "in nottata - anticipa Sinisi - partirà un terzo convoglio con 6 mila sacchi salma più apparecchiature sanitarie e farmaci richiesti dalla Croce rossa ucraina".
In base ai dati Istat, in Valle d'Aosta sono 301 i cittadini ucraini residenti: 252 donne e 49 uomini.
Ucraina,Croce rossa 'in Vda già prima ospitalità a due famiglie'
Attesa una terza, in nottata partirà altro convoglio con farmaci