"La categoria dei gestori è penalizzata da questa crisi quanto lo è il consumatore". Lo dichiara Fabio Martinet, presidente Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti) Confcommercio Valle d'Aosta.
"I prezzi di gas e luce sono in tensione da mesi e da fine gennaio anche il petrolio stava sopra 80 dollari al barile. Ma la guerra - aggiunge Martinet - ha fatto esplodere i prezzi, anche al di là dei timori che le sanzioni decretate contro la Russia possano far venir meno una parte dei prodotti e ci si è aggiunta una forte speculazione internazionale: non vi è oggi una autentica giustificazione a questi prezzi".
"Non siamo in grado di capire - commenta Graziano Dominidiato, presidente Confcommercio Vda - cosa succederà nel breve termine e l'impressione è che siamo di fronte ad un periodo lungo di instabilità e prezzi pesantissimi, e non sarà certo la cosiddetta transizione energetica a tirarcene fuori.
Non si schiaccia un bottone ed improvvisamente tutto si risolve con le fonti alternative, oppure si cambia dall'oggi al domani un fornitore importante".
Caro carburante: gestori impianti,penalizzati come i consumatori
Dominidiato, di fronte a un periodo lungo di instabilità