La procura di Aosta ha chiesto l'archiviazione del fascicolo per omicidio colposo aperto dopo la morte di Roberto Arrigoni, 61 anni, di Saint-Vincent, l'autista del pulmino di turisti precipitato il 22 gennaio scorso nel torrente Evancon, all'altezza di Champoluc, in val d'Ayas. Dall'autopsia, disposta dal pm Giovanni Roteglia, è emersa infatti una cardiopatia: accusando il malore, il conducente si era accasciato premendo con il piede sull'acceleratore e perdendo quindi il controllo del veicolo.
Del malore accusato l'uomo, che stava lavorando in proprio, aveva parlato anche ai tre passeggeri svedesi, senza però fare in tempo ad accostarsi. I soccorritori, dopo averlo estratto dall'acqua, avevano tentato a lungo di rianimarlo, senza però riuscirci. Arrigoni era quindi stato dichiarato morto sul posto.
Il veicolo, che procedeva verso valle lungo la strada regionale 45, aveva divelto le protezioni a bordo strada ed era finito nel torrente all'altezza del ponte che attraversa il corso d'acqua, compiendo un salto di circa tre metri. I passeggeri - una coppia di 75 e 77 anni e una donna di 67 - erano stati dimessi dopo essere stati visitati in pronto soccorso ad Aosta.
Pulmino caduto nel torrente, confermato malore autista morto
Chiesta archiviazione del fascicolo per omicidio colposo