"Il problema non è lo stipendio, ma il trattamento della persona a livello umano. Altrimenti non si spiega perché nel 2021 in 17, fra infermieri e Oss hanno dato le dimissioni.
"Siamo molto preoccupati, ci parlano di gente ferma in barella in Pronto soccorso in attesa di un letto - prosegue -.
Considerati anche i 17 pensionamenti dello scorso anno e i molti che ci saranno fra poco, in queste situazione dovranno chiudere dei servizi". La questione "non è economica, non giustificherebbe lo scappare lontano dagli affetti e dal tuo territorio. In Svizzera pagano di più, ma hanno anche un trattamento della persona a livello umano e professionale che non ha paragoni con la nostra realtà. È questo che fa la differenza, altrimenti la situazione sarebbe stata così già dagli anni '70 mentre invece è adesso che i dipendenti si dimettono e mollano tutto, dopo un concorso e anni di studio".
Sanità: Cgil, nel 2021 in 17 hanno dato le dimissioni
"I soldi non c'entrano niente, è una questione di umanità"