La Regione Valle d'Aosta non ha i soldi a bilancio per comprare il castello di Introd. Il 10 maggio scadranno il termini per far valere il diritto di prelazione della Regione e quindi l'ipotesi di acquistare il castello in questa fase è sfumata.
Due sarebbero state le possibilità per trovare le risorse finanziarie: la prima una variazione di bilancio, attingendo da un avanzo di amministrazione che è stato calcolato con il rendiconto approvato il 26 aprile, la seconda una legge di assestamento, che destina il bilancio su tutti i capitoli di spesa ma che viene in genere discussa a luglio di ogni anno.
Entrambe, avrebbero dovute essere approvate dal Consiglio Valle.
In ogni caso, anche nell'eventualità di una forte volontà politica per acquistare il castello, non ci sono i tempi tecnici per redigere un atto con relativa copertura finanziaria entro la scadenza per far valere il diritto di prelazione.
Il castello di Introd è di proprietà dei conti Caracciolo, che il 10 marzo hanno stipulato un contratto di vendita per 4,8 milioni di euro con la società milanese Sagl985, che si occupa di mediazione immobiliare, e di cui è amministratore unico Giovanni Suraci. La Regione aveva 60 giorni di tempo per far valere il diritto di prelazione sul bene culturale. Il 18 marzo l'amministrazione ha avviato un percorso di verifica per la prelazione, chiedendo anche una perizia per valutare la congruità del prezzo.
Se la vendita fra i privati non si concretizzerà - la prima tranche di pagamento è prevista per fine luglio - e il Consiglio manifestasse la volontà di acquistare il castello in un'altra fase, potrà farlo con una legge di assestamento.
Castello di Introd, Regione Vda non eserciterà prelazione
Mancano risorse, la scadenza è il 10 maggio