Valle d'Aosta

Réseau des consorteries, ddl ci relega a consulente Regione

'Snaturato intento originario, auspichiamo modifiche'

Redazione Ansa

"Si sono rilevate sostanziali divergenze rispetto al testo licenziato dalla giunta regionale sugli articoli riguardanti la conservazione del Registro delle consorterie e sulla definitiva relegazione di Réseau a 'consulente' della Regione e non come attore principale nel delicato processo di recupero e conservazione delle proprietà collettive valdostane". Così in una nota il consiglio direttivo dell'Associazione Réseau des consorteries et des biens communs de la Vallée d'Aoste riguardo al testo approvato dalla Terza commissione consiliare del ddl in materia di consorterie e di altre forme di dominio collettivo. Questa era la principale criticità che aveva portato a non partecipare al voto in commissione il gruppo Pcp.
    "Si è ritenuto - prosegue l'associazione -, all'unanimità dei presenti, che tali emendamenti abbiano snaturato i fondamenti del disegno di legge originario redatto in forte sintonia con il territorio e approvato dalla giunta regionale. Tale testo, infatti, richiamava e faceva proprio il principio fondamentale dell'autonomia dei domini collettivi sancito dalla legge 20 novembre 2017 n. 168. Si auspica che prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale ci sia ancora spazio per proporre emendamenti che possano ripristinare la volontà dei promotori. Al contrario, si rischia di vanificare il lavoro iniziato nel 2018 dei promotori del ddl e delle consorterie e degli esperti che hanno dato luce al disegno di legge e di mantenere uno statu quo ante che ha dimostrato di non essere in grado di rispondere alle esigenze del territorio".

   

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