"Il mio assistito si è fatto interrogare e ha chiarito la sua posizione, ribadendo l'assoluta estraneità ai fatti contestati. Siamo fiduciosi che la procura possa aver recepito positivamente la nostra ricostruzione".
Con un valore stimato di 250-300 mila euro, 'Autoritratto con spaventapasseri' era stato notato in una mostra al Forte di Bard - polo museale che la procura di Aosta ritiene parte lesa - nel gennaio scorso da un'80enne emiliana, oggi residente a Milano, che nel 1991 subì il furto e che da allora non ha mai smesso di cercare l'opera. Parmiggiani, tra i massimi esperti dell'artista morto 57 anni fa a Gualtieri, è il curatore di quella mostra.
La procura di Aosta ha ricostruito che ha avuto l'opera dalla gallerista Patrizia Lodi (67) di Sala Baganza (Parma), per poi organizzare la mostra 'Antonio Ligabue e il suo mondo' e vendendola al Forte di Bard. Di quel quadro - sempre secondo gli inquirenti - Lodi non avrebbe accertato la provenienza. Anche lei è indagata per ricettazione e si è sottoposta a interrogatorio il 13 luglio scorso. L'inchiesta del pm Giovanni Roteglia non è ancora chiusa.
Dopo la segnalazione ai carabinieri del Nucleo tutela dei beni culturali di Monza era scattato il sequestro e la procura di Aosta aveva aperto il fascicolo. Secondo quanto accertato dalla Pinacoteca di Brera, il quadro esposto è effettivamente quello rubato nel '91. Realizzato nel 1957-1958 e pagato 4.000 lire all'epoca, dopo il furto di 31 anni fa ha subito una modifica: la rimozione di una libellula dipinta in alto a destra, poi ricoperta con i colori del cielo. Un'operazione utile secondo gli investigatori a mascherare l'opera. L'ultimo passaggio di proprietà del quadro risale al 2015 e da allora, ha appurato la procura di Aosta, è stato esposto almeno in altre tre mostre.
Quadro Ligabue rubato nel '91, curatore mostra 'io estraneo'
Difesa 'fiduciosa' dopo due ore di interrogatorio in procura