Valle d'Aosta

Truffa per contributi alpeggio: impiegato, 'ho i miei trighi'

Allevatore, 'Donato prende i soldi e non vuole lavorare'

Redazione Ansa

"Io ho dei miei trighi, ho tutto, ho figli da mantenere.. .". Così, in una intercettazione telefonica, l'impiegato forestale Donato Orsières, posto ai domiciliari nell'ambito di un'indagine dell'ufficio della procura europea di Torino per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d'ufficio relativa alla gestione di alcuni pascoli a Pontey. Da questa e da un'altra conversazione ("All'interno dell'ufficio...che la gente non si lamenti, che arrivi a Chatillon e ci sia una persona, che sia io o tu o" un altro impiegato forestale, "l'importante è che ci sia una persona!!!") secondo il gip di Aosta Giuseppe Colazingari emerge "la personalissima concezione del proprio rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione" da parte di Orsières.
    Per il giudice, si legge nell'ordinanza che dispone i domiciliari, è "evidente la sussistenza di un gravissimo quadro indiziario". In questo senso "la documentazione acquisita e le sit assunte, dimostrano con assoluta chiarezza che l'indagato, dopo essersi qualificato come conduttore delle superfici adibite a pascolo, si è completamente disinteressato degli immobili che sono stati gestiti esclusivamente da terzi, così rappresentando falsamente i presupposti per percepire le erogazioni pubbliche".
    Secondo gli inquirenti, tra il 2020 e il 2021 Orsières ha ottenuto indebitamente poco meno di 15 mila euro (14.948 euro) di contributi pubblici.
    "Se trovo gente come il Donato che...che prende la montagna e non vuol lavorare, non vuol fare un c...o e vuol prendere i soldi", in "tutta la stagione non è stato capace a presentarsi su con un chilo di pane, dimmi tu!!!", dice intercettato un allevatore a cui Orsières - in base alle indagini - aveva affidato un pascolo. "E - aggiunge - gli hanno bruciato la falciatrice!! Gli hanno sparato a un manzo col fucile!!", pur riferendo che lo stesso impiegato forestale "ha negato...'Non è vero eh, non è vero!'".

“Le condotte di abuso d’ufficio e assenteismo delineano una personalità indubbiamente incline a violare la legge sostanzialmente disinteressandosi dei propri doveri d’ufficio”. Lo scrive il gip di Aosta Giuseppe Colazingari nell’ordinanza con cui ha posto agli arresti domiciliari l’impiegato forestale Donato Orsières, indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio nell’ambito della gestione di alcuni pascoli a Pontey. Per il giudice “il pericolo di recidivanza è elevatissimo in quanto dette circostanze rivelano come l’indagato sia persona dedita abitualmente alla commissione di reati quali quelli oggi contestati. Tale pericolo di reiterazione emerge anche” da un’intercettazione da cui risulta che Orsières anche per quanto riguarda l’estate 2022 si stesse “organizzando per attuare la medesima condotta truffaldina” con un’altra persona, soggetto che “non risulta, allo stato, avere una partita Iva attiva come allevatore”. Dall’indagine è emerso anche “l’utilizzo a fini personali delle informazioni acquisite nel corso dello svolgimento della propria professione, in prospettiva di vantaggi futuri”. Infatti Orsières “in ragione delle sue mansioni, ha la possibilità di monitorare le movimentazioni di animali da reddito a fini commerciali e di monticazione, e relativi carichi di bestiame, pertanto, è in grado di conoscere le reali condizioni di più aziende agricole e personalmente gli allevatori e, comunque, di conoscere in tempo reale tutte le transazioni in atto in campo zootecnico”. In questo senso Orsières “è risultato sollecitare, in orario di lavoro ed anche all’interno della sede di Chatillon, altri allevatori per proporre lo l’acquisto e/o la vendita di bestiame di sua proprietà, perseguendo di fatto gli interessi della propria azienda”.

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