Rispetto alla possibilità di ottenere in Valle d'Aosta la zona franca "la sfida è gigantesca" e "non c'è nulla di facile, fosse stato facile ci sarebbero riusciti già altri prima di noi. Noi non abbiamo la bacchetta magica, però certamente faremo tutto quanto sarà possibile sinergicamente, perché tra l'altro" Franco Manes ed io "lavoriamo bene insieme.
Sottolineando la "dimostrazione di onestà intellettuale rispetto agli impegni presi in campagna elettorale", il deputato Franco Manes (Misto-Minoranze linguistiche) ha spiegato che il tema della zona franca può essere una "chiave per aprire una porta che per noi è il mantenimento delle nostre peculiarità".
Ma "dobbiamo essere molto concreti, parlare di zona franca vuol conoscere molto bene la giurisprudenza, è necessario studiare.
Noi ci impegniamo a iniziare a leggere questo lavoro che avete fatto, che vi rende anche onore, e allo stesso tempo a iniziare un percorso in sinergia nell'interesse esclusivo dei valdostani.
Ci siamo e credo che possiamo dare una mano su questo".
"L'Europa non è un limite, ci consentirebbe di ottenere la zona franca di più di quanto potrebbe fare lo Stato italiano", ha detto Sarteur, che ha realizzato il dossier di quasi 200 pagine ("sul tema sono state realizzate molte pubblicazioni, che però non arrivano a un dunque finale. La consegneremo anche ai capigruppo") con Daniela Amato ("la zona franca non deve essere solo uno strumento di fiscalità differenziata ma deve portare benessere a tutto il popolo valdostano") e Giulia Martinengo.
Spelgatti, zona franca? Manes ed io faremo il possibile
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