La procura di Aosta ha chiesto la condanna a nove anni e tre mesi di reclusione per Stefano Corgnier, il 43enne imputato per tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere con l'accusa di aver accoltellato al collo un suo conoscente di 26 anni la notte tra il 30 e il 31 marzo scorsi all'interno del bar Crazy Fox di via Torre del Lebbroso, di cui è titolare.
I due erano soli nel bar al momento dei fatti.
"Il suo comportamento è manipolatorio, l'unica spiegazione è di una persona che vuole imporre la propria autorità nei confronti dell'amico che lo ha tradito. Quindi Corgnier impazzisce". Si tratta di una "aggressività verbale che va avanti per due mesi" e che sfocia nell'aggressione. Una "stilettata" con un coltello a serramanico dotato di una lama di dieci centimetri inferta "a quattro cm da carotide e giugulare, se le avese colpite non so quali sarebbero stati i tempi di sopravvivenza".
Riguardo alla dinamica, la ricostruzione di Corgnier è totalmente divergente: ha spiegato di essersi soltanto difeso dal giovane, le cui impronte - nella ricostruzione dell'imputato - non sono state trovate sul coltello solo perché il 26enne indossava dei guanti di lattice al momento dell'aggressione. Una dimanica "impossibile" secondo Ceccanti.
Accoltellamento in bar Aosta, chiesti 9 anni e 3 mesi
'Colpito a 4 cm dalla giugulare, è tentato omicidio'