(ANSA) - AOSTA, 05 GEN - Una piena solidarietà e convergenza
sulle argomentazioni e sulle proposte per "convertire, con
lungimiranza, il progetto di realizzazione di impianti funiviari
nell'area del vallone delle Cime Bianche, in progetti
alternativi, di protezione della natura e di difesa del
territorio, nell'ottica di una crescita economica e sociale
realmente sostenibile".
E' quanto esprimono i consiglieri centrali del Cai di area
Liguria, Piemonte Valle d'Aosta - Milena Manzi, Bruno Roberti ed
Eugenio Zamperone - in una lettera indirizzata al presidente del
Cai Valle d'Aosta, Piermauro Reboulaz.
Nel testo i tre consiglieri definiscono "immotivate,
reiterate e pesanti" le considerazioni dell'assessore regionale
Luciano Caveri nei confronti del Cai, ritenuto "un'associazione
entrata in pieno nell'area ambientalista estremista",
ritenendole ingiuste e non corrispondenti alla realtà.
Manzi, Roberti e Zamperone ritengono invece assolutamente
corretti gli interventi del presidente generale del Cai, Antonio
Montani, sulle alternative alla monocultura dello sci alpino e
le prese di posizione dello stesso Reboulaz, "che in ogni
occasione istituzionale ha sempre ribadito con fermezza che
nessun attacco è in corso, da parte del Cai, contro le
istituzioni, ma al contrario, si sono sempre portate prove,
osservazioni inconfutabili e motivazioni concrete volte a
contrastare la realizzazione del collegamento funiviario tra
Ayas e Cervinia".
Tra esse, il testo cita "le direttive europee e la normativa
italiana vigente che vieta di costruire impianti di risalita e
piste di sci in zone Zps (Zone a protezione speciale)". (ANSA).
Cime Bianche: da tre consiglieri centrali Cai sostegno a Cai Vda
Plauso a proposte alternative al collegamento funiviario