"Non è giustificato il raddoppio del traforo del Monte Bianco". Così Elio Riccarand (Rete Civica), durante una conferenza stampa sul tema.
Il movimento ha analizzato "nel dettaglio le ricadute economiche della chiusura del tunnel per tre anni tra il marzo 1999, dopo il tragico incendio, e il marzo 2022. Ebbene, non ci sono state conseguenze particolarmente negative sull'economia delle due vallate e il Pil della Valle d'Aosta non è affatto crollato". Quindi, secondo Elio Riccarand, "i dati forniti da Confindustria" riguardo alle ricadute attese con le chiusure di quattro mesi previste per i prossimi 17 anni "sono discutibili".
Per Riccarand potenziare le infrastrutture stradali, al di là dei motivi di sicurezza, "non è coerente con la strategia europea che punta a trasportare grandi quantità di merci attraverso le Alpi con la ferrovia". Anche la Svizzera, tassando i camion in transito e vietando la circolazione notturna dei Tir "è riuscita a contenere il traffico stradale delle merci e a incrementare quello su ferrovia" e "la stessa cosa si può fare in Italia e in Valle d'Aosta, ma solo con politiche adeguate".
Rete civica, raddoppio traforo Monte Bianco non giustificato
"Da chiusure no ricadute su Pil, Ue punta su ferrovia per merci"