L'allarme per un'estate di siccità eccezionale torna a farsi sentire, con le ultime rilevazioni di acqua stoccata nella neve delle Alpi che certificano per il secondo anno consecutivo un record in negativo. "La situazione è preoccupante perché del tutto simile allo scorso anno - spiega Edoardo Cremonese, ricercatore dell'Arpa Valle d'Aosta - che già si è configurato come molto difficile con i valori minimi degli ultimi 20 anni.
Secondo l'esperto "non è sensazionalismo dire che ci sono tutte le premesse per essere in difficoltà anche la prossima estate, considerato che si tratta del secondo anno di fila" e i margini per sperare in un miglioramento sono molto stretti: "Anche se la siccità si attenuasse la condizione media primaverile non sarebbe sufficiente, servirebbe una primavera eccezionalmente fredda e piovosa".
Per il momento "dobbiamo aspettare: il massimo di accumulo di acqua nella neve si registra in linea generale nella seconda metà di aprile. È quello il momento per tirare le somme e in cui hai il quadro preciso dello stock di acqua disponibile per l'estate".
Siccità: allarme Arpa Valle d'Aosta, situazione preoccupante
"Ci sono già le premesse per essere in difficoltà questa estate"