"In questo processo, svoltosi nel merito nelle forme del giudizio a prova contratta, le acquisizioni probatorie, non sgorgate dal contradditorio dibattimentale per la prova e sulla prova in formazione, emergenti in via diretta ed immediata dagli atti contenuti nel fascicolo delle indagini preliminari, hanno consentito di accertare" che ad Aosta "era operativa, negli anni in contestazione, una organizzazione mafiosa del crimine che affonda le sue radici nella 'ndrangheta calabrese, ubicata nei settori jonici reggini".
Lo scrive la seconda sezione penale della Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui, il 20 aprile scorso, ha confermato per nove degli 11 imputati la sentenza d'appello con rito abbreviato del processo Geenna.
Secondo i giudici della seconda sezione penale "l'esito divergente della originariamente unitaria regiudicanda è del tutto fisiologico e non apre la stura ad un potenziale contrasto tra giudicati, dipendendo dalla variabile processuale del differente rito scelto dagli imputati".
Geenna, Cassazione "esistenza locale dimostrata da indagini"
Giudici del rito abbreviato, non c'è un contrasto tra giudicati
