"Le iniziative spot non sono la soluzione giusta a questo problema. Bisogna lavorare sulle giovani generazioni per aiutarle a creare una famiglia da crescere in maniera dignitosa ed è fondamentale garantire loro una solidità e una capacità reddituale di un certo tipo".
"In questo senso vanno gli sforzi fatti - ha aggiunto - per garantire un lavoro stabile e per dare delle opportunità di inserimento all'interno di contesti che possano essere fidelizzanti anche dal punto di vista geografico agevolando per esempio l'acquisto dell'abitazione principale. Questo comporta ricadute positive anche nei piccoli paesini che sono quelli che lamentano di più lo spopolamento e il rischio di abbandono da parte dei giovani. La famiglia è il punto focale del ragionamento e bisogna intervenire sulle spese che deve sostenere per accompagnare i propri figli nel loro percorso di crescita: scuola, trasporto, mensa, fino all'università. Non basta una misura ma serve una serie di iniziative strutturali, sinergiche e coordinate tra loro".
"Sulla base del censimento 2021 - ha replicato - ha ricordato il consigliere Christian Ganis (Lega Vda) - la Valle, con i suoi 123mila residenti, ha registrato un calo dello 0,6% rispetto al 2020 e del 2,7% al 2011 e i modelli Istat ipotizzano che nel 2050 la popolazione si ridurrà a 100mila residenti. Questo 'inverno demografico' incide in maniera negativa sul sistema sociale, previdenziale, sanitario e anche in economia. Un serio problema che interessa tutta l'Italia ma al di fuori della Valle d'Aosta ci si sta già muovendo. Si deve tutelare la natalità, incrementando le strutture pubbliche per la prima infanzia, offrendo magari migliori prezzi convenzionati. Attenzione va data anche ai padri separati, consentendo loro di conciliare lavoro e figli attraverso un rafforzamento del sistema del congedo parentale e bisogna incentivare le politiche per l'occupazione femminile".
Crisi demografica in Valle d'Aosta, "sostenere le famiglie"
Testolin, "no a iniziative spot". Ganis, "tutelare la natalità"