(ANSA) - AOSTA, 20 NOV - "La gestione dei rifiuti in Valle
d'Aosta rimane scadente a causa dell'inadempimento della
Regione. Le inefficienze si riflettono nelle tariffe, gravando
sui cittadini".
"Le tariffe di conferimento a Brissogne, che non applicano il
principio 'Chi meglio fa meno paga', sono ingiuste e sbagliate.
Questo contribuisce alle inefficienze nella gestione dei
rifiuti, aumentando le tariffe e andando contro gli obiettivi di
legge".
A livello medio la Tari 2023 nella regione alpina - ha
riferito Sauro Salvatorelli, riportando dati di Cittadinanza
attiva - si attesta a 303 euro, l'uno per cento in più dell'anno
precedente. In Campania è cresciuta dello 0,5%, in Veneto del
2%. La capienza del quarto lotto della discarica di Brissogne -
ha aggiunto - è prevista in esaurimento nel 2030.
Secondo Meneghini il Programma regionale di gestione dei
rifiuti 2022-2026 "fissa obiettivi ambiziosi per il 2026, ma la
regione è in ritardo". Dato che "l'inattività
dell'amministrazione regionale è preoccupante chiediamo
spiegazioni all'assessore sull'assenza dell'Osservatorio
regionale dei rifiuti, sulla mancata pubblicazione di rapporti e
sulla mancanza di definizione dei criteri per il porta a porta".
Per Meneghini "l'assessorato all'Ambiente ha trascurato la
raccolta dell'organico, nonostante rappresenti una parte
significativa dei rifiuti" e "la raccolta stradale con
seminterrati è particolarmente carente nella gestione" di questa
componente. Inoltre "la mancanza di un unico Ato regionale ha
contribuito ai ritardi". (ANSA).
Valle virtuosa, Tari più cara per l'inefficienza della Regione
"In ritardo rispetto agli obiettivi, interpelleremo l'assessore"