Valle d'Aosta

Comunità ebraica, segnale importante sentenza su simboli nazisti

"Un Paese democratico non può accettare l'odio razziale"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 22 NOV - "In questo momento, in cui c'è una recrudescenza di episodi di antisemitismo, forse c'è una strumentalizzazione del conflitto Israelo-palestinese, questa sentenza è un segnale importante da parte di un Paese democratico, che non può accettare e deve punire le persone che si rendono responsabili di condotte istigatrici dell'odio razziale". Così all'ANSA l'avvocato Tommaso Levi, che assiste la comunità ebraica di Torino, parte civile nel processo che ha portato in secondo grado alla conferma della condanna a 5 mila euro di multa inflitta a Fabrizio Fournier, di 59 anni, di Saint-Vincent (Aosta), accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Su due cancelli di accesso alla propria casa - affacciati su una strada pubblica - secondo gli inquirenti aveva fatto installare un'aquila nazista e dei triangoli usati sulle divise degli internati. (ANSA).
   

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