Valle d'Aosta

Caveri, conta essere partecipi della politica strutturale Ue

"L'Autonomia era distante dall'Europa, ora siamo europeisti"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 24 NOV - "Non sono i 400-500 milioni di fondi comunitari, a cui si aggiungono quasi 400 milioni di fondi Pnrr, che contano. Quello che conta è che noi siamo compartecipi alla politica strutturale europea. E' un dato non così banale, all'inizio dell'Autonomia l'Europa era un fatto distantissimo e con l'affermarsi dei diversi settori di finanziamento della politica regionale siamo diventati europeisti nel senso più concreto del termine". Così l'assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri, a margine della conferenza 'Per una Valle d'Aosta sempre più europea - Prospettive e opportunità dei Fondi europei 2021/27 e del Pnrr'.
    Si tratta, ha aggiunto Caveri, di "progetti e programmi che si trasformano in realtà sul territorio. Non è nulla di fugace o di fumoso. Quindi la presentazione di oggi, a beneficio di un pubblico vasto, serve proprio a ricordare che da qui alla fine del periodo di programmazione non solo questi soldi li dobbiamo spendere, ma abbiamo la possibilità di spenderli in quei filoni che l'Unione europea ha individuato, molti dei quali per noi sono assolutamente fondamentali. Penso al digitale, al cambiamento climatico, alla coesione sociale".
    Secondo l'assessore all'Agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, "parlare di agricoltura e foresta vuol dire parlare di paesaggio, del mantenimento delle nostre piccole comunità su tutto il territorio, permettere ai giovani di insediarsi in territori che sono oggettivamente difficili. Vuol dire cercare di mantenere quello che abbiamo in Valle d'Aosta e di valorizzarlo al meglio. Quindi non sono 92 milioni di euro che andiamo a spendere esclusivamente in agricoltura, perché l'agricoltura fa parte di un settore molto più ampio". (ANSA).
   

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