Valle d'Aosta

Prevenzione, approvate linee guida per screening oncologici

Digitalizzazione e comunicazione via social

Redazione Ansa

La giunta regionale ha approvato le nuove linee guida regionali sull'organizzazione degli screening oncologici, che riguardano il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto. Tra le innovazioni c'è la digitalizzazione delle attività e la comunicazione, che correrà anche attraverso i social.
    "Le azioni prevedono l'implementazione delle sinergie con le organizzazioni/strutture socio-sanitarie e le associazioni di cittadini e pazienti impegnate sul territorio nell'assistenza di soggetti fragili, per individuare i fabbisogni delle popolazioni difficili da raggiungere. Le strategie condivise - spiegano dalla Regione - si attuano attraverso la produzione e diffusione di materiale specifico per le persone straniere residenti in Valle d'Aosta redatte in lingue diverse, la presa di contatto con le organizzazioni/strutture istituzionali locali impegnate sul territorio (Comuni, Unité des Communes) e afferenti ad associazioni di volontariato e del terzo settore (professionisti sul campo quali ad esempio mediatori culturali) e un'attività di confronto fra tutte le parti coinvolte in questo percorso di reclutamento e fidelizzazione dei sottogruppi svantaggiati".
    "Lo scopo finale - dice il coordinatore del Piano, Maurizio Castelli -, attraverso la sensibilizzazione dei nostri cittadini verso uno strumento di prevenzione secondaria fondamentale come quello degli screening oncologici, è di aumentare l'adesione (peraltro già soddisfacente) alle prestazioni rese disponibili e di permettere ai clinici di intercettare, in fase assai precoce, lesioni precancerose o neoplastiche, consentendo interventi rapidi, cure efficaci e meno invasive, tassi di sopravvivenza maggiori per i soggetti malati, qualità della vita migliore".
    Commenta l'assessore alla Sanità Carlo Marzi: "Promuovere la prevenzione è fondamentale per individuare il prima possibile le patologie: va data ancor più copertura ai programmi di screening, che già mostrano risultati soddisfacenti, rafforzando i percorsi di formazione specifica e avvalendosi sempre più dei vantaggi che può offrire la digitalizzazione". 
   

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