Valle d'Aosta

Arpa, 'allarmante lo stato di salute dei ghiacciai valdostani'

"Le nevicate di inizio primavera non sono bastate"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 07 DIC - L'inverno 2022-23 in Valle d'Aosta è stato caratterizzato da scarsità di precipitazioni soprattutto nella prima parte della stagione. "Nel tardo inverno e inizio primavera alcuni apparati glaciali, in particolare quelli rivolti verso il confine italo-francese", come il ghiacciaio del Rutor, "hanno potuto beneficiare di apporti nevosi più cospicui, legati al transito di masse d'aria umida di origine atlantica.
    Nonostante le nevicate ricevute in extremis, il quadro complessivo dello stato di salute dei ghiacciai valdostani rimane comunque allarmante, con scarse precipitazioni invernali e stagioni di intensa e prolungata fusione". E' quanto emerge - comunica Arpa Valle d'Aosta - dalle attività di monitoraggio del bilancio di massa per l'anno 2023 condotte sui ghiacciai di Timorion (Valsavarenche) e Rutor (La Thuile) tra maggio e settembre.
    "Oltre alla riduzione della massa glaciale e l'arretramento delle fronti, prosegue la frammentazione degli apparati, l'emersione di isole rocciose più o meno ampie e l'aumento della copertura detritica che aggraveranno ulteriormente le dinamiche di fusione future".
    Sul Timorion, il valore di accumulo nevoso dello scorso inverno si pone al quarto posto fra i più bassi dell'intera serie di misura di 23 anni, seguendo il 2008, anno con il valore minimo, il 2022 e il 2005. "Ciò testimonia - fa sapere Arpa - il grave stato di sofferenza dei ghiacciai valdostani posti alle quote intermedie e caratterizzati da bacini di accumulo di estensione limitata". Anche sul Rutor il bilancio di massa complessivo è ancora negativo, "il quarto peggiore della serie temporale, in linea con il trend attualmente registrato su tutto l'arco alpino, ma la situazione che lo riguarda è meno critica rispetto a quella del Timorion". (ANSA).
   

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