Valle d'Aosta

Dl fiscale, Manes: preoccupazione per le scelte sui frontalieri

"Servono salari migliori e un fisco più giusto"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 07 DIC - "E' cruciale esplorare alternative, come abbiamo già richiesto tramite ordini del giorno e mozioni.
    Un esempio è incentivare i territori di confine con fondi mirati per assicurare che alcune professioni non siano costrette a emigrare. Dobbiamo impegnarci per offrire condizioni salariali migliori e un sistema fiscale più giusto". Così il deputato valdostano Franco Manes, che ha espresso preoccupazione riguardo allo schema di decreto legislativo per l'attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.
    Nella recente seduta della Commissione finanze, la componente delle minoranze linguistiche Gruppo misto ha sottolineato che "il nuovo schema di decreto mina il sistema dei lavoratori frontalieri e smantella il regime di tassazione agevolata temporaneo destinato a chi lavora all'estero ma risiede in Italia". Secondo Manes "queste modifiche rappresentano un cambiamento radicale che potrebbe avere un impatto negativo su milioni di lavoratori italiani all'estero e sui frontalieri".
    Il deputato valdostano evidenzia "la mancanza di chiarezza e di impegno del governo nel risolvere le criticità evidenziate.
    Nonostante l'accoglimento delle osservazioni da parte del relatore Centemero, il governo non sembra pronto ad impegnarsi concretamente per sanare le problematiche mettendo a rischio l'efficacia di una misura che fino ad ora ha portato soltanto vantaggi". Manes inoltre richiama "l'attenzione sulla mancanza di una deroga di almeno un anno per il regime fiscale degli impatriati e sull'assenza di distinzioni legate alla situazione familiare". Si dice poi preoccupato per la definizione "ambigua di frazione quotidiana" e per le possibili implicazioni per i lavoratori frontalieri: "Se un frontaliero lavora otto ore al giorno in Svizzera e passa 16 ore in Italia, questo lo rende automaticamente un soggetto fiscale italiano?". (ANSA).
   

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