"La Valle d'Aosta ospita le più alte montagne delle Alpi e rappresenta un patrimonio unico dal punto di vista ambientale, economico, sociale e culturale che va preservato dal rischio dell'abbandono e del degrado". E' quanto affermano Alessia Gontier e Elio Gasco, presidente e direttore della Coldiretti Valle d'Aosta, in occasione del ventennale della Giornata internazionale della montagna.
"Quest'anno si assiste ad una forte crescita del turismo invernale in Italia - proseguono - che ha un valore stimato tra i 10 e i 12 miliardi di euro all'anno tra diretto, indotto e filiera. Proprio dal lavoro invernale dipende, infatti, buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole, che, con le attività di allevamento e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio".
"Lo spopolamento della montagna - Gontier e Gasco - è il rischio concreto: non solo in termini di abitanti, ma anche di aziende agricole, che hanno garantito fino ad ora biodiversità, ambiente e equilibrio socio-economico ed ambientale delle aree più sensibili del Paese perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere l'abbandono e il degrado spesso da intere generazioni".
Montagna, Coldiretti "agire contro abbandono e degrado"
"Quando una stalla chiude si perde un intero sistema"