Valle d'Aosta

Caveri, "coltivare il federalismo, è un nostro patrimonio"

"Montagna deve restare viva e abitata"

Redazione Ansa

"Il pensiero federalista va coltivato con consapevolezza, perché fa parte del nostro patrimonio. Fa piacere osservare come ci si trovi di fronte a cambiamenti da cavalcare come Valle d'Aosta per non restare indietro. La nostra specialità non è una conquista per sempre, ma è uno strumento prezioso da trattare come tale e da rafforzare, credendoci". Lo ha detto l'assessore regionale agli Affari Europei, Innovazione, Pnrr e Politiche Nazionali per la Montagna, Luciano Caveri, durante la conferenza stampa di fine anno.
    "L'Europa resta una straordinaria chance nel solco di ideali europeisti come stella polare. Basti pensare, nel rapporto con Bruxelles, ai cospicui fondi comunitari di cui godremo nel nuovo periodo di programmazione e alle risorse importanti dei 1000 progetti e dei più di 400 milioni di euro del Pnrr di origine comunitaria, pur reso complessi da un eccesso di centralismo romano".
    "Abbiamo la fortuna di vivere in una Valle straordinaria - ha osservato Caveri - che dobbiamo curare e mantenere, sapendo che la nostra deve restare una montagna viva ed abitata, in cui le attività economiche prosperino e questo ci assicuri il necessario benessere. Sembra banale ma non lo, perché c'è chi ritiene quasi che gli uomini sulle Alpi turbino chissà quale equilibrio naturale, come se fossero un elemento estraneo. Una Montagna senza montanari sarebbe niente altro che un'aberrazione e una prospettiva da rigettare in toto. Sarebbe, senza una cultura umana in continua trasformazione, una Valle d'Aosta di cartapesta e certo non è quello che si può desiderare". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it