Valle d'Aosta

Autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, Tar 'no al rincaro per il 2023'

La società Rav aveva chiesto un aumento del 21% al ministero

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 08 GEN - Il Tar della Valle d'Aosta ha respinto il ricorso della società Rav, che gestisce il tratto di autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, contro il diniego a ottenere un incremento tariffario del 21,51% per l'anno 2023.
    Rav chiedeva in particolare l'annullamento della nota del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che, il 4 gennaio 2023, aveva sancito "l'assenza dei presupposti per il riconoscimento dell'adeguamento tariffario a decorrere dal 1/o gennaio 2023". Inoltre la società voleva che i giudici amministrativi sottoponessero alla Corte Costituzionale una "questione pregiudiziale di legittimità costituzionale" riguardante una parte della normativa sull'adeguamento delle tariffe.
    "Il ricorso è infondato e va respinto" - secondo il Tar - "in linea con quanto esposto da questo tribunale in analoghi contenziosi e definiti" con due sentenze del 2020 e una del 2021. "Manca in atti - si legge nella provvedimento - una prospettazione che possa consentire di ritenere integrata, rispetto al caso specifico e dunque agli aggiornamenti tariffari spettanti alla ricorrente per l'anno 2023, una ingiustificata concreta compressione delle pretese della società non potendosi un sistema predicare né sproporzionato né ingiustificato a priori ed in astratto".
    Si erano costituiti in giudizio il Mit, il Ministero dell'Economia e delle finanze e l'Autorità di regolazione dei trasporti. Rav è partecipata al 58% dalla Società italiana per il traforo del Monte Bianco (di cui Autostrade per l'Italia ha il 51% delle quote) e al 42% dalla Regione Valle d'Aosta.
    (ANSA).
   

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