"Quelli che erano gli scenari più pessimistici si stanno trasformando in realtà, con importanti ricadute negative sia dal punto di vista economico e produttivo, sia di immagine per il comparto imprenditoriale valdostano". E' quanto dichiarano in una nota la Chambre Valdôtaine e le associazioni di categoria, assieme alle società di gestione dei Trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, a seguito dei forti disagi alla circolazione nel tratto di autostrada A5 interessato dal cantiere nello svincolo per la bretella Ivrea-Santhià.
"In assenza di risposte Ministeriali o da parte di Ativa che possano lasciare intravedere una luce in fondo al tunnel in cui ci troviamo - si legge - da una parte è nostra ferma intenzione portare avanti una importante opera di sensibilizzazione istituzionale attraverso tutte le nostre rappresentanze nazionali, e dall'altra riteniamo ormai indispensabile che la Valle d'Aosta, attraverso le sue istituzioni, sia maggiormente coinvolta direttamente nella gestione di una situazione emergenziale che non si può più pensare essere circoscritta al solo Piemonte, ma che ha ricadute dirette ed immediate sulla nostra regione e sulla nostra economia" "E' necessario - si conclude il comunicato - giungere rapidamente ad una composizione tecnico-amministrativa della controversia, che consenta di normalizzare il transito autostradale e scongiurare il rischio di collasso della viabilità internazionale, che è un valore aggiunto a cui non solo la Valle d'Aosta, ma anche l'intero sistema economico nazionale, non possono rinunciare".
Autostrada in tilt, imprese lamentano "ricadute negative"
"La Valle d'Aosta sia coinvolta nella gestione dell'emergenza"